lunedì 8 agosto 2016

PICCOLI VELENI QUOTIDIANI - Via Ostiense


"Chiudo gli occhi e rimango così, assaporando l'immagine rimasta impressa come una foto negli occhi umidi di pianto, con il torace livido di pugni che fa male a ogni respiro.  Poi, pian piano apro gli occhi e mi guardo intorno. Decine di alberi in fila lungo la strada, rami che si muovono al vento, cortecce maculate di grigio, marrone, ambra, l'odore di resina e terriccio. Per i miei occhi distratti una strada trafficata. Per i miei occhi aperti un luogo incantato, abitato da esseri placidi, delicati, bellissimi. Sento la loro calma giungere fino a me, fino a consolare il mio cuore disfatto. Sento la dignità delle radici, l'energia del tronco, la vitalità delle chiome. Allora la vita esiste ancora, allora io esisto ancora."

dal racconto "Via Ostiense"
Piccoli Veleni Quotidiani

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