Quando nasciamo siamo tutti innocenti, gioiosi ed in profondo contatto con i nostri bisogni, perfetta bussola della felicità. L'infanzia, che ricordiamo come un'età dell'oro, dove tutto era perfetto e nostalgicamente semplice, è in realtà, per ovvi motivi, spesso un inferno. Siamo piccoli, siamo vulnerabili, chiunque può ferirci, anche senza volerlo. Genitori, fratelli, maestri...e poi da adulti, capufficio, partner, amici...
Il rischio più grande è quello di "anestetizzare" il nostro sentire, pur di non soffrire, pur di non precipitare nella delusione, nella certezza che il nostro "Eden" non esiste più, o non è mai esistito.
Il personaggio della favola, Beatrice, è una bambina dolce, gentile e disponibile. Troppo disponibile...
Pagherà cara l'essersi dimenticata di sé stessa, come tutti noi. Ma ha a disposizione un'arma straordinaria, che potrà risvegliarla ai suoi reali bisogni e riportarla lungo la strada della sua felicità...la Rabbia. Non il rancore di chi è soggiogato, ma la furia guerriera di chi rompe tutte le gabbie per correre libero...
#Cuord'Oro
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